ACME ArtBOARD #3: Giovanni Rossi

ACME ArtBOARD è una rubrica pensata per avvicinare il pubblico e fornire un nuovo approccio all’arte contemporanea, coinvolgendo artisti giovani ed emergenti che, raccontandosi, svelano il loro modo personale di essere Artisti

Lo strumento utilizzato è il moodboard, letteralmente “tavola di stile”, una serie di immagini unite tra loro come in un collage che serve a mostrare in un formato visivo un progetto e tutti gli elementi ad esso correlati, anticipato da una breve intervista. 

Gli artisti si sono fatti conoscere partendo dalla formazione e arrivando alle loro aspirazioni future, creando una composizione in cui vengono mostrati i loro spunti creativi, i materiali a loro affini e gli strumenti del fare. Ogni artista interpreta in modo originale ed unico il moodboard, fornendo al lettore scenari inediti utili a comprendere il significato di essere Artista a 360 gradi.

 

Leggi gli altri articoli qui.

 

L’appuntamento di questo mese è con Giovanni Rossi.

Giovanni Rossi Icona MG.2
Giovanni Rossi, Icona MG.2, 2019, lamina d'argento e colore ad olio, 22x19 cm. Courtesy l'artista

ACME – Cosa ti ha spinto e perché ad iniziare gli studi/la carriera di artista?

GR – Fin da piccolo la mia inclinazione verso l’arte è sempre stata manifesta sia ai miei occhi che a quelli delle persone che mi circondavano, dalla mia famiglia ai miei insegnanti, i quali mi hanno accompagnato nella definizione del mio percorso formativo e del suo riconoscimento. Ho scelto gli studi presso il Liceo artistico di Brescia, la mia città, un luogo per me particolarmente significativo e che, ancora oggi, favorisce uno stimolo importante alla mia produzione artistica. Le relazioni che ho costruito in questa città nel corso degli anni rappresentano per me un patrimonio indispensabile per la mia maturità personale e artistica. Per tutti questi motivi ho scelto di proseguire gli studi presso l’Accademia di Belle Arti SantaGiulia, avendo chiaro che l’arte rappresentava un elemento indispensabile per la mia esistenza.

 

ACME – Quali sono le tue aspirazioni per il futuro?

GR – Pensare al domani sarà sicuramente molto difficile a causa delle incertezze che stiamo vivendo nel presente, nell’epoca che ormai possiamo storicizzare con il termine Post-Covid. Spero di poter continuare ad approfondire il mio lavoro con maggiore maturità e consapevolezza. Sarebbe davvero stimolante riuscire a trovare una galleria interessata alla mia ricerca, ma soprattutto un gallerista che possa investire e quindi riconoscere l’urgenza del mio lavoro, cosciente che l’artista non è solo colui che crea opere, ma ha anche una responsabilità sociale: costruire e custodire la cultura. Per questa ragione sento la necessità ulteriore di essere accompagnato da curatori, collezionisti e intellettuali, che condividano con me questa particolare sensibilità.

Giovanni Rossi Errore di prospettiva
Giovanni Rossi, Errore di prospettiva, 2019, ostensorio e Pan di Stelle, 58x16x13 cm. Courtesy l'artista
Giovanni Rossi Deposizione II
Giovanni Rossi, Deposizione II, 2019, uovo e rovi dorati, dimensioni variabili. Courtesy l'artista

IL MOODBOARD

Non esistono altre immagini che riassumono perfettamente il mio lavoro d’artista come la semplicità disarmante e quotidiana del Cielo. Uno spazio Infinito, che contiene Tutto, che ci sovrasta ma non ci schiaccia, che ci invita a riflettere sul concetto di limite e di superamento. Un luogo che ci richiama senza dire parola a quelle grandi domande di senso che abitano il cuore dell’uomo e che sono la testimonianza dell’universalità del senso religioso. La mia ricerca, infatti, indaga i temi del visibile e dell’invisibile, dell’immagine e della sua astrazione, invitando l’uomo di oggi a un rinnovato dialogo con la dimensione spirituale.

A sostenere l’incontro tra opera e pubblico è la visione che genera la necessità del silenzio, un momento di contemplazione, di raccoglimento interiore, dove la dimensione temporale diviene sospesa ed eterna, come nelle opere di Ettore Spalletti e Yves Klein. Il colore blu del cielo, con le sue infinite variazioni, si trova come elemento costante nella mia produzione. Esso rappresenta non solo una presenza cromatica, ma piena di senso. Come scrive il filosofo Elio Franzini il Blu rappresenta: «la verità, la saggezza, la pace, la contemplazione, l’unificazione di cielo e mare, il colore dello spazio infinito, che essendo vasto può contenere tutto. Il blu è l’invisibile che diventa visibile». Allo stesso modo a volte scelgo il bianco, colore che evoca la sospensione del pensiero e della materia. Questa tinta viene comunemente considerata come la combinazione di tutti i colori, ancora una volta la somma del Tutto.

La scelta di accompagnare l’immagine alla poesia di Montale, vuole evidenziare il processo di genesi del mio pensiero: la scelta della parola è spesso la fonte della mia azione creativa. Il mio linguaggio visivo si traduce attraverso installazioni ambientali, composizioni pittoriche, ready-made scultorei e opere fotografiche. Non esistono materiali imprescindibili o strumenti necessari per creare, perché ogni oggetto, anche quello più ordinario, può ritrovare una nuova dimensione di senso, grazie a uno sguardo capace di intravederne l’Oltre.

Moodboard Giovanni Rossi
Il Moodboard di Giovanni Rossi
Giovanni Rossi

Giovanni Rossi

Giovanni Rossi nasce nel 1996 a Brescia, dove vive e lavora. Consegue il Diploma di laurea triennale in Scultura presso l’Accademia di Belle Arti SantaGiulia di Brescia. Attualmente è iscritto al Biennio specialistico di Arti Visive Contemporanee presso la medesima Accademia. Nel 2019 viene segnalato dall’Accademia di Belle Arti SantaGiulia, tra tutti gli studenti, per partecipare al concorso AccadeMibac indetto dal MiBACT, in collaborazione con la Quadriennale di Roma, per promuovere i giovani artisti italiani. Risulta tra gli artisti finalisti del Premio Paolo VI promosso dalla Collezione Paolo VI a Concesio (BS). Nel 2020 collabora con la casa d’aste Auc Art, specializzata in arte emergente. Nello stesso anno viene selezionato per il Palazzo Monti Degree Show a Brescia.