Filippo Centenari. Fratture
a cura di Alessia Belotti, Melania Raimondi e Camilla Remondina
Museo Diocesano, Brescia
Dal 12 settembre all’11 ottobre 2020, mostra inserita in Meccaniche della Meraviglia 14
Fratture, personale di Filippo Centenari, presenta tre opere a parete di grandi dimensioni provenienti dall’omonimo ciclo, lavori inediti che l’artista espone in occasione di Meccaniche della Meraviglia 14.
La mostra, esposta nella terza sala Amigoni che affaccia sul monumentale chiostro del Museo Diocesano di Brescia, crea un dialogo con lo spazio nella quale è ospitata, portando una nuova visione, un nuovo equilibrio e una nuova consapevolezza del luogo. Elementi grezzi si contrappongono ad elementi fragili e delicati, i materiali solidi e fermi appartenenti alla nostra quotidianità convivono con l’immaterialità e l’inconsistenza del neon alla ricerca di stabilità e armonia tra le parti che compongono le opere.
La Frattura riconduce al frammento e all’atto del disgregare, un gesto che presuppone la rottura e la frantumazione di un oggetto in piccole parti per dar loro nuova vita. Questi vengono, infatti, ricomposti e ricostruiti più e più volte per creare nuove composizioni e forme completamente differenti da quelle originarie. Le opere assumono quindi una nuova valenza, data da un vero e proprio ri-modellamento, ben visibile nelle opere esposte in mostra.
Pittura, scultura, elettronica e luce si fondono nella ricerca di Filippo Centenari, creando nuovi scenari caratterizzati da una forte interazione tra i singoli elementi e tra opera e spettatore, in un continuo scambio di suggestioni che conferiscono un significato altro e nuovo a ciò che si guarda, che astrae dalla funzione quotidiana dei singoli oggetti.
Altro aspetto centrale della ricerca dell’artista, che nel ciclo Fratture ricopre un ruolo fondamentale, è la luce vista come motore-generatore dell’opera, tramite l’utilizzo di un tubo neon, oppure come bagliore che rivela la potenzialità dei lunghi fili di alluminio che fuoriescono dalle opere invadendo lo spazio dello spettatore, suggerendo così uno scambio reciproco tra i due. Questi lavori, infatti, imprigionano la luce per poi restituirla in modo sempre diverso a chi li osserva. La luce è attivatrice del processo di ricostruzione e di nuova visione del mondo che ci circonda e che ci mostra nuovi particolari, nuovi dettagli, davanti ai quali non è possible far altro che meravigliarsi. Questo elemento si sposa con la spiritualità intrinseca del Museo Diocesano di Brescia; Fratture, insieme alle mostre Origo e Visioni Inaspettate allestite nelle due sale adiacenti, vuole esaltare e rispettare la sacralità del luogo che la ospita.
Filippo Centenari
La ricerca di Filippo Centenari (Cremona, 1978) affonda le sue radici nel campo del multimediale dove pittura, video, meccanica ed elettronica convivono e si intrecciano in progetti di diversa natura, creando un’interazione e sconvolgendo le regole tecniche di ciascun mezzo scelto. Sviluppa un metalinguaggio capace di stravolgere le logiche strutturali degli oggetti ordinari, portandoli ad interagire con lo spettatore; dai media digitali all’analogico. Centenari disegna e progetta la ricerca di una sintesi multimediale, dalla Polaroid alla stampa digitale, dal video all’installazione e all’interazione. Un lavoro che progredisce frammentando e ricostruendo continuamente immagini e mezzi provenienti dalla storia e dagli spazi digitali, frammenti che diventano ora “altri” tesi e connessi in una nuova un’armonia.
Ha partecipato a numerosi progetti e mostre internazionali “ –Periplo del Mediterraneo”, Genova 2004, “Radiance & Resonance/ Signals of time” Dashanzi Art District 798 – space,Beijing 2004, “Isola di Pasqua Project”, Isola di Pasqua 2004. Nel 2005 viene insignito del
XIX Premio Internazionale per l’arte elettronica “Guglielmo Marconi” , Bologna. Sue opere sono state esposte in importanti rassegne e Gallerie, dalla “Biennale di Arte Sacra di Teramo” presso il Museo della Fondazione Stauros a “Mediterraneo D’arte” presso l’archivio centrale dello Stato, EUR, Roma.
Nel 2006 in occasione della “Notte dei Musei” a Cremona, firma insieme al maestro Nino Migliori l’installazione “Stradivari dalla Tradizione al Sogno”.
Nel 2007 partecipa alla manifestazione internazionale en plen air “Cowparade” – Milano, con l’opera “Anima” sponsorizzata da Microsoft.
Nel 2008 partecipa alla mostra Italiana in Cina e Korea “Energie Sottili della Materia” (Shanghai, Beijing, Shenzhen, Seoul).
Sempre nel 2008 realizza “Resistenza all’immagine” una grande installazione per il padiglione italiano alla prima Biennale Internazionale di Arte Giovane di Mosca: “Qui Vive? – Oltre i confini del corpo” organizzata dal National Centre for Contemporary Arts of Moscow e dal Moscow Museum of Modern Art, al Fabrika Project.
La sua opera “San Sebastiano” -2008- è presente nella “Collezione Farnesina: Experimenta” – Ministero degli Affari Esteri.
Nel 2010 espone a Shangai, in occasione dell’Expo, nella mostra “Contemporary Evergy, Italian Attitudes” presso il Museo Supec (Shangai Urban Planning Center). Partecipa alla Quarta Biennale della Fine del Mondo in Argentina nel 2014.
Nel 2015 espone il suo lavoro nella mostra “Contemporary Visions” presso il SPSI Art Museum di Shangai.
La mostra è sostenuta dalla Galleria Paola Verrengia, Salerno che rappresenta il lavoro dell’artista.
Fotografie © ACME Art Lab e Filippo Centenari
Courtesy l’artista e Galleria Paola Verrengia, Salerno