Geminantis. Laura Renna e Silvia Inselvini
a cura di Melania Raimondi
Spazio contemporanea, Brescia
Dal 16 marzo al 14 aprile 2019, mostra inserita in Meccaniche della Meraviglia 13
Geminantis significa reiterante, ma anche aggiungere, raddoppiare, sommare, integrare. Geminantis vuole concentrarsi sull’identità del singolo artista, ponendo l’accento sull’importanza dell’idea, dell’ispirazione e del processo che porta alla nascita dell’opera d’arte.
Un dialogo quindi tra due artiste, Laura Renna e Silvia Inselvini, che affronta il tema dell’arte come processo, fisico e mentale, spesso nascosto all’osservatore e, ancora più spesso, tenuto gelosamente segreto come un rituale intimo e personale che l’artista intraprende per arrivare ad esprimere se stesso ed il suo modo e per rapportarsi al mondo “esterno”.
A questo aspetto si aggiungono anche gli elementi dell’identità e della metodicità, fondamentali per i significati delle opere esposte.
Laura Renna
Il lavoro di Laura Renna (San Pietro Vernotico, 1971) indaga il remoto senso di una naturale comunione delle cose con l’uomo: operando con la natura quale organico grembo che produce vita e trasforma materia, inoltre sviluppa un’idea multiforme di opere, che si estende dalla scultura all’installazione, dalla fotografia all’ambiente, in un lento processo empatico con i materiali. Laura Renna è un’artista che rifugge dalle definizioni di genere, il suo lavoro è polimorfo. Natura, scultura, fotografia, lavoro artigianale e industriale, memoria, metamorfosi, spazio, sono temi intorno ai quali la sua ricerca si muove.
Silvia Inselvini
L’opera di Silvia Inselvini (Brescia, 1987), invece, si fonda sulla reiterazione, sulla ripetizione del gesto, sull’operare mediante una ricerca individuale radicata nella parte più profonda del proprio essere. L’identità per lei è uno degli elementi fondamentali per la sua poetica, le sue opere parlano di lei e del rituale mediante il quale le crea, che in alcuni casi dura mesi.
Il processo creativo di Silvia Inselvini inizia dallo schizzo, un appunto preciso e definito che deriva dalla visione già pensata in precedenza, con aggiunte di citazioni, frasi, colori, per definire il lavoro dal punto di vista teorico e poetico. Dopodiché ha inizio la manualità, ossessiva e insonne, che caratterizza tutti i suoi lavori e che si confronta direttamente con i materiali, stoffe, inchiostro, corda, legno, ma che segue strettamente ciò che è stato preventivamente immaginato.
© Mauro Novaglio
Courtesy ACME Art Lab, Laura Renna e Silvia Inselvini